La mastoplastica additiva
Di cosa si tratta?
La mastoplastica additiva può essere eseguita attraverso diversi accessi, ma i più utilizzati sono quelli del solco sottomammario e periareolare. Le protesi sono in silicone testurizzato e sono garantite 10 anni, prodotte dalle due più grandi ditte al mondo (Mentor e Allergan). Questo intervento è indicato per l’aumento di volume del seno ipoplastico e la taglia viene decisa assieme al chirurgo plastico di fiducia, anche attraverso simulazioni al computer. Eventuali asimmetrie presenti nel post operatorio potrebbero essere presenti o diventare più marcate dopo l’intervento di aumento del seno. Sono a disposizione del chirurgo plastico due tipi di protesi mammarie: quelle rotonde utilizzate soprattutto in chirurgia estetica e quelle anatomiche utili nella ricostruzione mammaria.
Che tipo di anestesia è necessaria per la mastoplastica additiva?
La mastoplastica additiva viene eseguita in sedoanalgesia con anestesia locale. In rari casi può essere utilizzata l’anestesia generale in accordo con la paziente.
Quando si riprende la vita normale dopo l’intervento di mastoplastica additiva?
Subito il giorno dopo l’intervento chirurgico la paziente può riprendere la normale attività quotidiana con alcune limitazioni come non sollevare pesi importanti per 7 gg. Già dopo qualche giorno si può riprendere l’attività lavorativa e dopo 20 giorni l’attività fisica.
Quando effettuare la mastoplastica additiva?
La mastoplastica additiva può essere effettuata già a partire dai 18 anni. Non ci sono periodi preferenziali legati alla stagione in quanto le cicatrici rimangono nascoste dal costume e da reggiseni.
Il risultato dopo la mastoplastica additiva è definitivo?
Il risultato dell’intervento di mastoplastica è definitivo e le pazienti hanno notevole soddisfazione dopo questo intervento con cambiamenti radicali nella vita intima e sociale.
Quali sono le complicanze della mastoplastica additiva?
Le complicanze della mastoplastica additiva sono legate alla guarigione del paziente da un lato e alle protesi mammarie dall’altro lato. Le complicanze riguardanti l’impianto di dispositivi protesici sono: contrattura capsulare, rottura protesica e dislocazione della protesi. Le complicanze sono correggibili e coperte dalla ditta produttrice delle protesi mammarie.